Friday, May 29, 2009

Personalizzare il boot con plymouth

In Fedora 10 il processo di boot ha subito importanti modifiche, con l'introduzione di Plymouth: sfruttando il Kernel Mode Setting, Plymouth permette di ottenere un boot fuido (senza cambi di modalità video) e più veloce, facilitando nel contempo la massima personalizzazione da parte delle distribuzioni mediante temi e plugins.

Ovviamente, anche gli utenti hanno la possibilità di personalizzare il boot; infatti, i repository hanno diversi temi disponibili e per avere la lista completa basta usare il comando:
# yum search plymouth-theme

Per verificare quale tema si sta usando in un dato momento, eseguire:
# plymouth-set-default-theme

Mentre per cambiare il tema di default:
# plymouth-set-default-theme nome --rebuild-initrd

Infine, la lista dei nomi da usare nel comando precedente si ottiene con:
# plymouth-set-default-theme --list

Ma cosa fare se si preferisce il vecchio boot testuale con i dettagli dei servizi avviati?

Ci sono due modi, uno temporaneo ed uno permanente; infatti è possibile in ogni momento passare alla modalità testo per vedere i messaggi del boot semplicemente premendo 'Esc'.
Se invece si vuole avere sempre e solo la versione testo, è possibile usare il tema "details":

# plymouth-set-default-theme details --rebuild-initrd

ed il gioco è fatto...

EDIT:
Giustamente mi fanno notare che plymouth-set-default-theme è presente solo in Fedora 11. In Fedora 10 i passi sono leggermente diversi perchè:
  • il comando corrispondente è plymouth-set-default-plugin
  • le opzioni --list e --rebuild-initrd non sono disponibili
  • dopo aver cambiato plugin, bisogna eseguire
    # /usr/libexec/plymouth/plymouth-update-initrd

Saturday, May 23, 2009

Fedora ancora sugli scudi

In un interessante articolo su Maximum PC sono state confrontate diverse distribuzioni in base a: apparenza, facilità d'uso, strumenti di amministrazione, gestione pacchetti, sicurezza, livello di supporto. Per ognuna delle caratteristiche, è stato attribuito un punteggio da 1 a 5 con i seguenti risultati, in ordine alfabetico:

Fedora: 28/30
Knoppix: 23/30
Mandriva: 26/30
OpenSUSE: 24/30
Ubuntu: 24/30

A parte la (ovvia) soddisfazione per aver ottenuto il punteggio migliore, mi preme segnalare il commento su Fedora alla sezione "sicurezza":

Security
: 5 --- Rock-solid. We would give this a 6 if our critique scale went that high.

Per la cronaca, i punteggi sono relativi a Fedora 10

Thursday, May 21, 2009

Fedora 11 Features: Filesystem ext4

Una delle feature più importanti di Fedora 11 è il supporto al nuovo filesystem ext4; introdotto per la prima volta in via sperimentale in Fedora 9, questa evoluzione del diffusissimo filesystem ext3 introduce una serie di miglioramenti di cui il più visibile è l'aumento di velocità nelle operazioni di lettura/scrittura.

E sopratutto grazie a Eric Sandeen, sviluppatore Red Hat che si occupa di filesystems (ext4 e XFS in particolare), per Fedora 11 si è potuto decidere di usare ext4 come default per tutte le nuove installazioni.

Ovviamente, il percorso per arrivare a questo risultato non è stato esente da intoppi, come dimostrano le recenti notizie di perdite di dati, ma le patch necessarie a risolvere questi problemi sono state prontamente aggiunte al kernel 2.6.29 con cui uscirà Fedora 11.

Ma come si passa ad usare ext4?

Il modo migliore è quello di fare un backup dei propri dati, installare da DVD o LiveCD e poi ripristinare il backup.

In alternativa, è possibile aggiornare il sistema (da DVD) facendo partire l'installer (anaconda) con l'opzione "ext4migrate". In questo modo, le esistenti partizioni ext3 saranno montate come ext4 e la scrittura dei nuovi files avverrà utilizzando le feature messe a disposizione dal nuovo filesystem.

Infine, è possibile migrare manualmente a ext4 una partizione qualsiasi con la seguente procedura (ma fate un backup prima!!!):
  1. umount /dev/sdb2 (dove sdb2 è la partizione ext3 da convertire a ext4)
  2. tune2fs -O extents,uninit_bg,dir_index /dev/sdb2 (converte a ext4)
  3. fsck -pf /dev/sdb2 (per sicurezza, ricontrolla il filesystem)
  4. mount -t ext4 /dev/sdb2 /media (per testare la conversione)
Ricordo però che nell'ultimo caso, solo i files scritti dopo la conversione potranno sfruttare le caratteristiche di ext4.

Tutti i dettagli su ext4 in Fedora sono in una FAQ sul wiki

Wednesday, May 20, 2009

Fedora 11: rilascio rimandato

Jesse Keating ha annunciato che, dopo aver esaminato lo stato dei bug ritenuti bloccanti, si è deciso di rimandare il rilascio di una settimana.

La nuova data di rilascio per Fedora 11 è il 2 Giugno

Friday, May 15, 2009

Intervista a Richard Hughes (PackageKit)

Il progetto PackageKit, introdotto in Fedora 9 come interfaccia di default per la gestione dei pacchetti, sta ormai raggiungendo una certa maturità. Il leader del progetto Fedora, Paul Frields, ha intervistato l'autore Richard Hughes sui motivi che lo hanno spinto a creare questo progetto, cosa c'è di nuovo in Fedora 11, cosa aspettarsi nel prossimo futuro.

Segnalo sopratutto come in Fedora 11 sia possibile installare automaticamente i font richiesti da un documento oppure il programma necessario ad aprire un certo tipo MIME.

Inoltre, fa sempre piacere vedere come quello che si fa in Fedora è spesso la "cosa giusta", visto che, oltre a Fedora, Suse e Foresight lo usano di default e Mandriva sta per fare lo stesso; Ubuntu continua ad usare la sue soluzione, ma ha comunque il pacchetto disponibile.

L'intervista completa è disponibile in podcast, oppure ridotta in formato testo

Thursday, May 14, 2009

Driver binari ATI e kernel 2.6.29

Stewart Adams ha illustrato con una mail a rpmfusion-devel lo stato attuale dei driver binari ATI (fglrx) in considerazione del fatto che Fedora 10 riceverà a breve una update con il kernel 2.6.29 (Fedora 11 già lo include).

La versione corrente del driver (9.3 per le schede R200-R500, 9.4 per le schede R600+) al momento non supporta tale kernel e sebbene circolino delle patch pare che il driver risultante non sia stabile; per questo, il driver fglrx non sarà ricompilato per il kernel 2.6.29.

Questo significa che per chi ad oggi ha il driver installato, yum fallirà il processo di aggiornamento; per ovviare si può usare il comando

yum --skip-broken update

che consentirà di fare l'update, ma senza installare il nuovo kernel.

Inoltre, visto che la ATI pare non essere intenzionata ad aggiornare il driver 9.3 per funzionare con l'XServer 1.6 (Fedora 11, Ubuntu 9.04 etc), i proprietari delle schede R200-R500 saranno costretti a rimanere con Fedora 9/10 oppure passare ad usare il driver open (radeon).

Sperando che la ATI supporti XOrg 1.6 e kernel 2.6.29 nella prossima versione (9.5), si è già all'opera per prepare un nuovo pacchetto (xorg-x11-drv-catalyst) in modo che sia disponibile appena la ATI rilascerà il nuovo driver.

Fermate il treno, voglio scendere!

Si avvicina la data del rilascio e quelli di voi che hanno installato una delle versioni pre-release (Alpha, Beta o Preview) di Fedora 11 avranno probabilmente notato che le update fino ad ora provengono dal repository "Rawhide".

La domanda più comune durante questa fase dello sviluppo è "come si fa a scendere dal treno di Rawhide e fermarsi a Fedora 11?"; per fortuna la risposta è "non bisogna fare nulla" ovvero è sufficiente continuare ad aggiornare regolarmente per passare ad utilizzare i repository stabili.

C'è solo un piccolo dettaglio da controllare: se avete modificato la lista dei repository attivi è possibile che i nuovi files che attivano i repository stabili disattivando rawhide non vengano utilizzati.

Per controllare è sufficiente:
1. verificare di avere installato il pacchetto fedora-release-11-1
2. verificare che la directory /etc/yum.repos.d non contenga files .rpmnew
3. nel caso siano stati creati, rinominarli sovrascrivendo i corrispondenti files .repo

Tutte le informazioni sui files rpmnew in un mio vecchio post

Review: Fedora 11 su Acer Aspire One A150Bw

Avendo per le mani questo simpatico oggettino ho pensato di fare una piccola review di come si comporta con Fedora 11.

Le specifiche sono:
  • CPU: Atom N270
  • RAM: 1 Gb
  • HD: 120 Gb
  • Display: 8.9 pollici
  • Scheda video: Intel GMA 950

Il supporto hardware dato da Fedora 11 è eccellente: funzionano senza problemi il boot grafico con Plymouth e la risoluzione del pannello è quella nativa (1024x600); la wireless atheros è pienamente supportata dal driver ath5k, l'audio funziona regolarmente (forza pulseaudio!) e sia il microfono che la webcam si possono usare OOTB (Out Of The Box). L'unico problema riscontrato è nella dimensione di default dei font, troppo larghi a causa di un problema sul calcolo dei DPI, ma facilmente risolvibile dalla finestra System->Preferences->Appearance, premendo "Details..." nella tab "Fonts" e immettendo un valore adatto (ad esempio, 96).

Perfettamente funzionanti anche i vari tasti Fn (luminosità, volume) e il ciclo di sospensione/ibernazione

Devo dire che sono piacevolmente sopreso dai tempi di risposta dell'interfaccia grafica, e anche gli effetti 3D di compiz funzionano egregiamente.

Ora le cose che mi sono piaciute di meno: 600 punti verticali del pannello LCD sono chiaramente insufficienti per GNOME, così che molte dialog non sono completamente visibili (suggerimento: tenendo premuto Alt si può spostare la finestra senza selezionare la barra del titolo); è possibile che altri gestori di finestre funzionino meglio, magari la prossima volta proverò LXDE.


I tasti della tastiera sono un po' troppo piccoli, lavorando con il terminale non c'è verso di beccare il Tab al primo tentativo, idem per il backspace e l'asterisco.

Infine, i tasti del touchpad sono leggermente incassati rispetto alla superficie, spesso andando a cliccare il cursore si sposta proprio all'ultimo momento.

Monday, May 11, 2009

Rettifica: "Presto" funzionante in Fedora 11

Sembra che abbia sbagliato a dare per "spacciata" la possibilità di avere la feature Presto disponibile in tempo per Fedora 11.

Infatti, Josh Boyer ha annunciato che i rimaneneti problemi infrastrutturali sono stati risolti e fin dal primo "yum update" si potrà godere dei benefici di Presto!

Friday, May 8, 2009

Biglietti da visita Fedora Project

Questo fine settimana partecipo alla terza edizione della PyCon, e per l'occasione ho fatto stampare un po' di biglietti da visita Fedora.


Un grazie a Ian Weller per aver creato il pacchetto fedora-business-cards, che rende il processo di creazione completamente automatico!

Tuesday, May 5, 2009

Presto solo per rawhide

Purtroppo, pare che i repository finali di Fedora 11 non avranno disponibili i dati necessari per far funzionare Presto, il plugin di yum per velocizzare il download dei pacchetti di cui ho parlato in precedenza, per cui la feature non sarà attiva di default.

Come (magra) consolazione, Rawhide continuerà invece ad averli per cui sarà più semplice passare in qualunque momento dalla versione rilasciata a quella in sviluppo.