Il desktop di GNOME 3 in Fedora 15 |
Ormai credo che chiunque usi Linux sappia che GNOME 3, dopo una lunga gestazione, è stato rilasciato pochi giorni fa con una interfaccia grafica completamente rinnovata.
Ovviamente tutte le distribuzioni saranno interessate da questa modifica epocale ma i piani per integrare il nuovo codice sono diversi; ad esempio, c'è chi ha già dichiarato che manterrà di default l'interfaccia con i pannelli di GNOME 2 (che ora viene chiamata "fallback mode" o, in italiano, "modalità di ripiego"), chi ha creato una interfaccia completamente diversa e pensa di proseguire lo sviluppo in maniera indipendente e chi invece, come Fedora, si presenterà con l'interfaccia utente di GNOME 3 fin dalla prossima versione, il cui rilascio è previsto il 24 Maggio.
Ma cosa c'è da aspettarsi in questa nuova release, ovvero cosa è meglio NON aspettarsi?
A questa domanda ha risposto in maniera chiara Matthias Clasen in una recente mail alla desktop list; il messaggio per tutti quelli che si avvicinano per la prima volta a GNOME 3, in special modo se in passato hanno lavorato con GNOME 2, è: aspettatevi cambiamenti, grossi cambiamenti.
La ridefinizione, armonizzazione e affinamento dell'intero ambiente desktop è proprio il motivo per cui si è lavorato così tanto (ricordo che GNOME 3 è in gestazione da almeno 3 anni) per fare in modo che tutto funzioni nel modo in cui oggi lo vediamo.
Chiaramente, alcuni di questi cambiamenti possono essere percepiti come regressioni: per esempio, se da anni tenete il dizionario (oppure il monitor di sistema, etc) nel pannello superiore è comprensibile che possiate criticare la scelta di rimuovere completamente il supporto alle applet in GNOME 3.
In definitiva, bisogna tenere presente che GNOME 2 era arrivato alla versione 2.32, il che significa che ha avuto 16 cicli di sviluppo (ovvero almeno 8 anni) di tempo per costruire l'interfaccia a cui eravamo abituati. La versione 3.0 è quella in cui per la prima volta si è riusciti a fornire un nuovo desktop completamente funzionante e su questa base gli sviluppatori sono già al lavoro per costruire una versione 3.2 ancora migliore.
Questo non significa che non si possa criticare GNOME 3, anzi, le critiche servono proprio trovare la strada per rendere le prossime versioni ancora più facili ed efficaci da usare. Bisogna però capire che basare i propri commenti esclusivamente sul confronto fra feature o dettagli dell'interfaccia di GNOME 2.32 e 3.0 non ha molto senso.
Gianluca, dici che non ha senso fare confronti tra Gnome 2 e Gnome 3.
ReplyDeleteMa allora, se non si possono fare paragoni con quello che fino ad oggi abbiamo utilizzato, amato, e cucito perfettamente addosso per le nostre esigenze, su cosa si possono fare?
Si possono fare un'infinità di discorsi astratti sull'usabilità, sulla bellezza e via dicendo.
Sicuramente aspetti interessanti, ma comunque astratti.
L'aspetto concreto della questione è che quando mi metto a lavorare al PC voglio il MIO DE: quello che ho customizzato negli anni, quello sul quale ho costruito il mio modo di lavorare, quello che a colpo d'occhio mi da le informazioni che voglio io e che con un click fa quello che voglio io.
Gnome 3 sarà anche bello, innovativo e intelligente, ma non è più il MIO DE.
Si sarebbero sollevate molte meno critiche se invece che chiamarlo Gnome 3 avessero detto: "Gnome non esiste più. Da oggi c'è XYZ".
Questo avrebbe avuto anche l'effetto che chiedi te: avrebbe evitato confronti con le feature di Gnome 2
Chissa che com'è successo con kde con kubuntu trinity qualcuno non decida ch'è ancora presto per passare a 3 e continui a sviluppare il ramo 2
ReplyDeleteA mio parere, ciò che rende Gnome perfetto è l'estrema e semplice possibiltà di customizzazione.
ReplyDeleteSe tale possibilità verrà sviluppata (in qualsiasi forma) con Gnome 3, non credo che ci saranno problemi di adozione da parte degli utenti.
@Federico. Da un lato posso capire il tuo punto di vista. Però non vedo come cambiare nome passa essere una soluzione.
ReplyDeleteSe tutti gli sviluppaori si fossero mossi ad un ipotetico progetto GIANT avresti avuto un GNOME 2.32 praticamente senza sviluppatori, ovvero identico alla 2.30. Se è questo che cerchi, basta rimanere su una distro "conservativa". RHEL e Centos 6 avranno gnome 2.30 per almeno i prossimi 7 anni...
D'altro canto il punto è proprio che con GNOME 3 si è voluto dare un aspetto riconoscibile all'ambiente desktop. Per questo le possiblità di personalizzarlo non sono ufficialmente supportate, ma non è che mancano del tutto: alla fine l'interfaccia è scritta con Javascript e CSS.
Scommetto che nel giro di un paio di release GNOME 3 potrà diventare anche "il tuo" DE.
Gianluca, passare a CentOS anche sul Desktop è un'ipotesi che avevo considerato, ma credo che non resisterei a rimanere con software "vecchio" sul desktop così a lungo :)
ReplyDeleteQuello che critico a Gnome 3 non è la capacità di customizzazione: capisco l'importanza dell'avere un ambiente riconscibile. Quello che non mi è piaciuto (e apparentemente non è piaciuto a tanti) è la rottura troppo brusca con il passato.
E' un po' come se da un giorno all'altro mi avessero "costretto" a passare a KDE!
Sono fiducioso anche io che nel giro di qualche release Gnome 3 potrà conquistarsi il mio affetto, ma al momento la decisione è quella di skippare in toto F15 (anche se dovrò rinunciare a tutte le nuove interessanti feature!)
Mi aggiungo alla conversazione dicendo che sono in parte d'accordo con Federico, tuttavia dei tool per customizzare GNOME 3 sono già attivi (anche se non molto stabili). Io ad esempio ho provato gnome tweak tool:
ReplyDeletesu -c 'yum install gnome-tweak-tool'
Ho provato a mettere le icone sul desktop ed ha funzionato, ma poi cliccandoci su dava qialche problemino. Se è concesso allego un sito sul quale ho trovato molte cose interessanti:
http://blog.fpmurphy.com/
Qui di questo argomento se ne parla molto. Io ci farei un giretto :)
Carmelo
scsusate ma secondo me non si deve cercare un ambiente desktop bello raffinato e lucente,anzi dobbiamo trovarne uno spoglio ma che sia possibili riempire e vestire fino atrovare le proprie esigenze.
ReplyDeleteio odio sia unity che gnome 3
per me ubuntu visto che vuole cedere a questa nuova invenzione sta perdendo colpi
se potissi io fare qualcosa credete che non starei qui a farmi i fatti mia
se io fossi il proprietario di gnome sicuramete cercherei di capire le esigenze di tutti
io non sono ancora pronto a lasciare gnome 2 è l'ambiente perfetto come ho detto prima "nudo da vestire come più ci piace"
In generale sono d'accordo con Federico, ed anche io, dopo aver provato tutti i DE di F15 (LXDE,XFCE,KDE), credo che passerò a CentOS 6.
ReplyDeleteIl problema, come per ubuntu, è che le distro oggi puntano all' utente Windows, senza pensare a che già le usa da tempo, che per la maggior parte sono power users che apprezzano, ma non amano tanto velleità grafiche ed effetti. E poi puntano troppo ai tablet, senza pensare che su un monitor da 23'' sia unity che gnome3 sfiorano il ridicolo per usabilità. Speriamo nelle prossime versioni.