Wednesday, November 17, 2010

Aggiornamento a Fedora 14 con yum

Come spiegato correttamente nella pagina wiki che descrive la procedura, l'aggiornamento da una versione di Fedora all'altra con yum non è ufficialmente supportato. Questo però significa solo che tale procedura non è  stata esplicitamente testata durante lo sviluppo, per cui bisogna essere pronti fronteggiare eventuali problemi con un pizzico di pazienza ed, eventualmente, essere pronti ad una installazione "classica".

Comunque se non si usano repository non "standard"  e seguendo attentamente i passi indicati, normalmente il processo non presenta grosse difficoltà.

Quella che segue, è una piccola "cronaca" dell'upgrade diretto da Fedora 12 a Fedora 14 fatto sul mio vecchio portatile.

  • 22:15 - backup della /home su un disco esterno
  • 22:30 - yum update
  • 22:35 - rimozione pacchetti individuati da 'package-cleanup --leaves'
    e 'package-cleanup --orphans', una decina in tutto
  • 22:40 - yum clean all
  • 22:45 - primo tentativo (fallito) di upgrade con
    yum --releasever=14 distro-sync
    si blocca per colpa dei pacchetti rhpl e kudzu: sono stati rimossi dai repository e dipendono da python 2.6, che sarà rimosso durante l'upgrade.
  • 22:50 - secondo tentativo di upgrade dopo aver rimosso i pacchetti incriminati con
    yum remove rhpl kudzu
  • 22:51 - download avviato, in totale 1500 pacchetti, 1.3Gb
  • 23:27 - download completo, inizio transazione
  • 1:15 - sistema aggiornato
Per completare l'aggiornamento, ho fatto un po' di pulizia (anche questa documentata nel wiki) andando a cercare i file rpmnew/rpmsave creati durante la transazione.

Infine, mi sono assicurato di aver installato i pacchetti di default dei gruppi più importanti con:
yum groupupdate Base "GNOME Desktop Environment" \
"Hardware Support" "Sound and Video" \
"Graphical Internet" Fonts "Printing Software" \
"Administration Tools" "Office/Productivity" "System Tools"
    In totale 3 ore, che può sembrare molto se confrontato con i tempi di una installazione "pulita", ma considerando che in quel caso bisognerebbe poi installare i pacchetti opzionali che erano presenti, ripristinare i dati dal backup e sistemare le impostazioni e/o configurazioni, alla fine ritengo che il bilancio sia almeno in pari.

    2 comments:

    1. Non sono un espertissimo di fedora, ma l'altro ieri ho eseguito una installazione pulita di fedora 14 su un notebook con partizione home distinta, quando ho ricreato l'utente, puntando alla stessa directory di prima non l'ho cancellata ed ho avuto tutte le impostazioni ed i dati di prima.
      Per completare il tutto ho eseguito l'installazione dei repo rpmfusion, un classico yum -y update ed un yum -y --skip-broken $(cat pacchetti) con "pacchetti" file contenente la lista dei programmi che uso (openoffice, gimp, gnuplot, k3b, audacious ecc ecc).
      Il tutto in meno di due ore, soprattutto il mio intervento "manuale" si è limitato ai primi 20-30 min.
      La mia perplessità riguarda le impostazioni di fedora 13 "transitate" su fedora 14, ci potrebbero essere problemi??

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    2. Quando si ha già una partizione /home separata il tutto è più facile (ma il backup fatelo lo stesso!); purtroppo Fedora 12 non la creava di default quindi non potevo usare il tuo metodo.

      Per le impostazioni, di solito non c'è problema, ma perdere un po' di tempo a cercare i famosi .rpmnew/.rpmsave nelle directory di sistema e verificare che tutto sia a posto è sempre una buona idea.

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