Infatti, in Fedora 14 è stato per la prima volta incluso SPICE, una soluzione acquisita da Red Hat con l'acquisto di Qumranet, i creatori di KVM.
SPICE significa "Simple Protocol for Independent Computing Environments" ed è un sistema con cui i client possono accedere alle periferiche delle macchine virtuali (tastiera, mouse, audio e video), efficace anche quando il server è raggiungibile solo su una WAN (ovvero, via Internet).
Ma che significa in pratica? Con SPICE è possibile per esempio visualizzare in maniera fluida video, anche in alta definizione, sul proprio client; inoltre, la comunicazione è bidirezionale, per cui è possibile inviare audio e video dal client (ad es. per fare una video chiamata) ed usare periferiche USB locali come se fossero collegate direttamente al sistema virtualizzato.
Riassumendo, l'obiettivo di SPICE è quello di rendere l'esperienza di utilizzo di una macchina virtuale il più simile possibile a quella di una locale.
Per ora, SPICE è presente solo sotto forma di pacchetti installabili e non ancora integrato in virt-manager, per cui chi lo volesse provare deve seguire la documentatione e configurare manualmente il sistema.
Speriamo che per Fedora 15 si riesca ad avere un supporto completo alla creazione e uso di macchine virtuali basate su SPICE in modo che questa interessantissima tecnologia sia più facilmente utilizzabile da tutti.
Per saperne di più su SPICE consiglio di consultare:
- il sito del progetto upstream
- la pagina che lo descrive brevemente sul sito Red Hat
- questo video introduttivo (in inglese)
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