Saturday, April 10, 2010

Quando le distro danno i numeri

Tutti e tre [1][2][3] i blog italiani sull'open source che seguo hanno riportato la notizia, diffusa inizialmente da LinuxPlanet, secondo cui Ubuntu ha raggiunto una base installata di 12 milioni di utenti.

Purtroppo insieme a questo dato - che non posso commentare visto che sia la metodologia che le fonti con cui è stato ricavato non sono note - è stato citato anche un dato riguardante Fedora che non ha mancato di sollevare critiche e incredulità: il fatto cioè che nella pagina delle statistiche si afferma che i repository di Fedora hanno ricevuto, dalla versione 7 in poi, circa 24 milioni di connessioni da circa 20 milioni di IP unici.

Tale pagina spiega molto chiaramente che non si può assolutamente affermare che i numeri riportati rappresentino il numero di utenti, spiegandone anche i motivi: ad esempio, se mi connetto con lo stesso PC da casa e al lavoro, vengo conteggiato due volte; viceversa, se a casa ho due installazioni collegate a internet tramite un router, viene conteggiato un solo IP.

Riassumendo, non possiamo determinare il numero di utenti ma i dati sulle connessioni, pur con le incertezze di cui sopra, sono oggettivi e verificabili  da chiunque (sul wiki sono addirittura pubblicati i comandi utilizzati per estrarre le informazioni dai log).

Per finire, la mappa riportata mostra la densità delle connessioni nell'ultima settimana ai repository di Fedora 12 32 bit; per chi è interessato sono disponibili anche quelle delle altre release / architetture.

4 comments:

  1. Ho letto i commenti ai blog che hai linkato e le mie conclusioni sono:

    1. la superficialità degli utenti che commenta tali blog è disarmante. Si ferma a leggere "12 milioni" e non una riga in più. Senza contare il fatto che dimostra di non avere nessuna cultura circa l'ecosistema linux per capire nemmeno lontamanente i ruoli e i pesi che hanno le varie distro in tutto questo.

    2. ovviamente in Canonical sanno che le cose vanno così e sfruttano la situazione. A loro basta che il VP spari "12 milioni" perchè i fanboy si esaltino e si sentano più importanti e vincenti (perchè evidentemente questo è quello che conta).

    3. non ci saranno mai più quelle belle ed iterminabili distro wars basate su confronti tecnici. Da qualche tempo a questa parte ormai le discussioni che si leggono in giro sono solo "noi abbiamo più utenti", "il nostro tema è più bello", "ubuntu rulez", e parole buttate a casaccio sulla "libertà", senza conoscere nemmeno un minimo di storia e di filosofia del movimento del Software Libero.

    Che tristezza!

    Ciao,
    Federico

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  2. Mi stupisce il fatto che le varie distro non generino un "numero di targa" che permetta di tracciare i collegamenti che una singola installazione (e non un IP, magari dinamico) fa ai repositories. Se installo Fedora il giorno 1 maggio 2011 e sono l' 11.000 utente che installa in quel giorno, la "targa" potrebbe essere 2010050111000: potremmo sapere cosi' per quanto tempo una data installazione ha funzionato, quanti aggiornamenti sono stati effettuati, quante installazioni sono ancora attive dopo 1 mese o 2, eccetera. Problemi di anonimato non dovrebbero esserci perche' si registra solo la "targa" del sistema operativo e non l'identita' dell'utente...

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  3. Ho visto in effetti discussioni per risolvere questa questione il cui maggiore ostacolo è in effetti quello di continuare a garantire l'anonimato. Se ci saranno proposte concrete ne parlerò sicuramente nel blog anche perchè, sarà di certo un argomento bollente viste le implicazioni sulla privacy degli utenti.

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