Anche durante il periodo estivo Fedora ha continuato tranquillamente la sua marcia di avvicinamento alla versione 16. Il primo traguardo è stato annunciato proprio pochi giorni fa con l'avvenuta separazione (branching) dei repository di quella che diventerà Fedora 16 da Rawhide, la quale invece continuerà la sua evoluzione verso Fedora 17.
Ma quali sono gli effetti pratici di questa notizia? In primo luogo, il branching marca l'inizio del periodo in cui si costruisce la prima release pubblica (denominata Alpha) che è prevista per il 16 Agosto.
Inoltre, le regole per introdurre aggiornamenti nel repository diventano più restrittive, ovvero da ora in poi si lavora esclusivamente alla stabilità dell'intera distribuzione, e le modifiche tendono a raggiungere questo obiettivo.
Ovviamente, per essere certi che gli aggiornamenti non producano regressioni c'è solo un sistema: seguire lo sviluppo e riportare tempestivamente ogni problema riscontrato.
E' chiaro che la Alpha (essendo composta e rilasciata a ridosso del branching) è consigliata ad una utenza più esperta, ma se avete una macchina di "riserva" sulla quale volete provare in anteprima le ultime novità è senz'altro una esperienza raccomandabile, ottima anche per iniziare a contribuire ad un progetto open.
Ma come si fa a passare a Fedora 16 utilizzando il nuovo repository branched? Ne parlerò nel prossimo post!
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